Passo Lento. Camminare Insieme per l’Inclusione.

967

Qui comincia l’avventura.
Era il titolo di un trafiletto comparso nel numero 8 della rivista Accaparlante del 2017. Il testo di allora portava la firma di Fabrizio Rigotto, uno dei ragazzi del CAI di Bologna Est che aveva accompagnato il gruppo di NoisyVision per il cammino sulla Via degli Dei. In quel caso l’avventura cominciava davvero. Era il primo cammino inclusivo. In occasione di quella pubblicazione, avevo virtualmente conosciuto Nicola Rabbi, caporedattore della rivista.

Questo stesso titolo compare in un sottocapitolo nell’ultimo libro che Nicola Rabbi ha scritto insieme a Antonella Patete. Non credo che sia voluto, anzi penso che sia un caso puramente fortuito, ma mi viene difficile non notare queste connessioni. Anche il titolo sembra un richiamo a un libro che ho pubblicato nel 2008: Tempo Lento. La storia di un viaggio sul cammino di Santiago per riconquistare la lentezza partendo dai piedi.

Come se non bastassero queste involontarie correlazioni, il libro ha la copertina gialla. E questo non è un caso. È un tributo silenzioso a NoisyVision, visto che una delle cinque storie è stata scritta da Antonella in seguito alla sua partecipazione al cammino nel deserto del Sahara, organizzato da NoisyVision in collaborazione con la Compagnia dei Cammini.

Cinque storie che ho letto tutto d’un fiato a poche ore dalla pubblicazione del libro. Ero curioso di leggere quella che conoscevo e di conoscere le altre. Come in quell’ormai lontano 2017 quando Fabrizio scrisse quell’articolo, è davvero interessante leggere cosa pensa, sente e vive qualcun altro. Io sono sempre molto coinvolto da questi viaggi, mi sento un po’ responsabile della loro riuscita e del benessere dei partecipanti. Ricordo che durante i primi cammini ero inarrestabile, incontenibile. Mettevo tutta la mia energia, senza esclusione di colpi. Poi ho imparato a gestirla, a dosarla per non arrivare esausto alla fine di ogni viaggio. Ma torniamo al libro.

A queste cinque storie viste da dentro e da fuori allo stesso tempo. Antonella e Nicola hanno partecipato ai viaggi, hanno sentito la sabbia, la terra, le foglie, la neve, la pioggia. Hanno conosciuto le altre persone, i partecipanti. Si sono fatti impregnare di quello che sono i cammini inclusivi.

In particolare la storia dal titolo Sabbia, che ripercorre alcuni momenti del cammino nel Sahara, è un bellissimo viaggio nelle persone, nelle ragioni che le hanno portate nel deserto. Ricordo che alla sera quando arrivavamo al campo, Antonella chiamava qualcuno dei partecipanti, cercava una duna comoda dove sedersi e si faceva raccontare, prendeva appunti. Ora quelle sensazioni sono nelle pagine del libro, ferme sulla carta come impronte sulla terra. Non basterà un soffio di vento per cancellarle. Sta ai lettori andarle a scoprire e trovare in quelle storie il ritmo del passo lento.

È evidente che quella storia mi colpisce particolarmente, perché l’ho vissuta e in qualche modo l’ho creata. Ma credo che stia bene tra quelle di Asini e Neve. Perché Asini mi riporta a “Anche Agli Asini Piace Giallo”. Riesco a immedesimarmi perfettamente in quella storia perché anche con NoisyVision abbiamo condiviso un viaggio con gli asini. Neve è una storia nuova, diversa, inaspettata. Pioggia è scritta da Antonella e narra del Cammino delle Terre Mutate, organizzato dagli amici di Fondazione per lo Sport Silvia Parente. E di nuovo Foglie mi risuona molto vicina perché mi ricorda il viaggio Briganti e Inclusivi, organizzato da Appennino for All e che ha visto la partecipazione di persone in Joelette. Nicola è riuscito a raccontare molto bene sia il punto di vista di chi usufruisce della Joelette sia di chi la deve condurre. I libri del resto servono a questo. Hanno un potere diverso dai video e dai film. I libri lasciano spazio all’immedesimazione. È tanta la comunicazione su questi temi. È tanto quello che ho fatto con i post, i video. Ma quello che può e sicuramente farà questo libro è diverso. Nuovo.
Questo libro sarà un’ impronta che non è né della Sabbia né della Neve. Le impronte sulla sabbia non hanno contorni e svaniscono nel vento. Le impronte nella neve sono perfette ma spariscono al sole. L’impronta di questo libro sarà come un passo lento nel fango.
Morbida.
Che con il calore non si scioglie ma si cristallizza per sempre.

Passo Lento Camminare Insieme per l’Inclusione
A. Patete N. Rabbi
Edizioni La Meridiana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.