Ti racconto il mio mondo

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“Ti racconto il mio mondo”  è un progetto realizzato dall’Associazione Retina Italia Onlus e nasce per rispondere ad un duplice obiettivo. Il primo obiettivo è legato all’esigenza di far conoscere e comprendere che cos’è l’IPOVISIONE e mira a far comprendere la diversità del modo di percepire il mondo.. Nella nostra società la comunicazione è basata soprattutto su immagini che scorrono velocemente, mentre una persona ipovedente ha bisogno di più tempo e più spazio per poter afferrare un messaggio (visivo e visivo-uditivo).
[…]
Il secondo è più introspettivo, riguarda il bisogno per noi che viviamo la disabilità sensoriale, di confrontarci. Anche questo è un passo importantissimo per l’ integrazione e l’ accettazione. Il confronto attraverso il racconto è un modo terapeutico di “guarigione”.. Spesso vivere una disabilità ci fa sentire come prigionieri di un corpo, con la sensazione di non essere compresi, di non poter mai raggiungere davvero la libertà.

Questo è un estratto della bellissima introduzione al libro scritta da Simona Caruso. L’ ho trovato oggi, nella mia cassetta della posta, qui, a Berlino.
Mi è arrivato come un dono. Un dono immenso.
Ho letto queste parole tutto d’un fiato e altre 134 pagine di racconti mi aspettano. Le leggerò tutte. Contengono le storie dei miei compagni di viaggio, o almeno di quaranta di loro.

Grazie. E’ l’unica parola che riesco a pronunciare ora. Un po’  a denti stretti per la violenza con cui esce dal cuore. Ho paura che esca troppo in fretta. La voglio far uscire piano piano, per dedicarla ad ognuno degli autori, alle loro storie e a tutte quelle che altri lettori con o senza malattie visive portano dentro.

Abbiate il coraggio di raccontare chi siete, di raccontare il vostro mondo, così come è e come lo vivete. Non è giusto o sbagliato,  più brutto o più bello di quello di altri. E’ il vostro. E dentro di quello dovete vivere ogni pulsazione della vita. Magari, tra un pagina e l’altra, incontrare il mondo di altri e viverlo insieme.

Leggi Pronto? il racconto di Dario Sorgato qui

Il libro non lo trovate in libreria, ma potete richiederlo a Retina Italia Onlus [email protected], non ha prezzo di copertina, ma è gradito il contributo per le spese postali.

 

da un diario di viaggio,
Buenos Aires, 2009

Hai mai avuto paura della libertà?
Io si.
L’ho vista.
E’ immensa.
E sapere di esservi dentro e’ più disorientante di un viaggio sull’oceano.
In barca ci sono la bussola, il sole, le stelle.
Nella libertà non c’e`niente.
E’ tutta da riempire.
E’ come un paesaggio nuovo che costruisci tu.
Ci puoi mettere città, montagne, oceani.
Oppure le tue scelte.
E godere nel contemplarle.

4 comments from the community

  1. Dario hai scritto un post emozionato ed emozionante e altrettanto è il tuo racconto!… Io lo so che non smetterai mai di sognare, potrai fermarti, potrai cambiare i sogni ma uno come te non sa come si fa a non sognare… anche se gatto di foresta 😉

  2. Ora sono una nonna,ricordo che da bambina avevo paura della libertà,avevo paura di sbagliare,anche se le regole non mi piacevano per niente erano però un porto sicuro,anche perchè queste regole le imponevano i grandi e nella mia testa loro erano saggi e sapevano come si doveva fare.Quando pensavo alla libertà, la accostavo allo spazio infinito e al tempo,e, mi davano un senso di vertigine,poi diventando grande ho sentito che la libertà non esiste,ci sono gli altri. Però ho imparato ad usare il mio pensiero e la mia fantasia e lì la libertà esiste ancora ed è senza paure.

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