Danzaterapia, vedere col corpo quello che gli occhi non vedono

di
18 settembre 2018

Elisabetta Vianello é socia di NoisyVision da pochi giorni ma sembra impersonare e vivere in maniera perfetta quelli che sono i nostri principi: andare oltre il limite, coscienza e accettazione dei limiti. Dopo averci raccontato della sue esperienza teatrale , ci parla del valore della danzaterapia, che lei ha la fortuna di praticare con una maestra di altissimo livello, Elena Cerruto.

Da circa quindici anni pratico la danzaterapia con Elena Cerruto, danzatrice classica e coreografa  che seguendo il metodo di María Fux, danzatrice argentina, ha sviluppato un metodo di danza terapia tra Oriente ed  Occidente.

La danzaterapia è una danza  fatta per tutti, una danza che ci aiuta a vivere in modo più armonioso e a portar fuori le nostre emozioni più intime, più nascoste.

Nella società odierna molte persone sono prigioniere delle proprie emozioni e questo le fa soffrire.
Ogni giorno le emozioni nascono nella profondità del proprio essere, ma spesso non siamo in ascolto o giudichiamo le emozioni stesse prima che escano. Danzare liberamente, in uno spazio dove non si è  giudicati e criticati da nessuno, dove  ci si può lasciare andare, facendo venir fuori tutto quello che si ha dentro,  aiuta le persone a sbloccare molte tensioni.

Fin dall’inizio mi sono resa conto che la danzaterapia poteva  essere  un mezzo per far emergere dal profondo del cuore le  mie emozioni più nascoste, più segrete ed, in tal modo aiutarmi a  superare dei blocchi, dei complessi, causati dal mio handicap visivo, che in parte ancora ho.

La danza mi ha anche aiutato a muovermi meglio nello spazio che mi circonda.

Quando entro in sala danza, il mio passo è un po’ incerto, sono un po’ goffa e maldestra, ma poi, poco a poco, la musica che mi fa muovere, trasforma lo spazio da nemico in amico.  Allora riesco a muovermi con semplicità ed una certa disinvoltura, andando oltre il limite,

vedendo col corpo quel che non posso vedere con gli occhi.

Grazie alla danza riesco ad acquisire una maggiore consapevolezza del mio corpo:  correggo atteggiamenti sbagliati, riscopro alcuni movimenti dimenticati, riesco a sbloccare tensioni  fisiche e psichiche, acquistando maggior sicurezza nelle mie capacità e il “non posso” diventa  “io posso”.

Da Elena si danza a piedi nudi. Questa non è una follia, ma un modo per lasciar fuori le proprie paure, i propri problemi, assieme alle scarpe. Così, grazie alla danza, si arriva ad una vera trasformazione alla fine dell’incontro.

Alla fine di ogni incontro mi sento più serena e quando esco, per tornare a casa, tutto mi sembra più facile: camminare per la strada, andare al bar, prendere la metropolitana…

Io danzo fin dall’inizio in un gruppo integrato con persone vedenti e, se devo dire la verità, non mi sono mai sentita diversa.
Certe volte alcune proposte fatte dal danza terapeuta sono state un po’ difficili e non ho potuto eseguirle, come ad esempio quando si è trattato di tagliare dei fogli di carta in triangoli per poi disegnarci sopra, ma nemmeno in qeull´occasione mi sono sentita diversa! In quel momento ho solo provato della rabbia e ho  pensato:
“perché io non posso farlo?”

Nel gruppo, in cui faccio  tutto quello che fanno gli altri vedenti, come ad esempio disegnare, dipingere, mi sento accettata come ”persona” perchè  viene valorizzato ciò che so fare, ma, nello stesso tempo divento cosciente dei miei limiti, imparando ad accettarli.

La danza terapia è diventata oer me veramente uno stile di vita.

Ecco ora una mia poesia sulla danza

LA MIA DANZA

Danzare è come sognare,
entrare in un mondo incantato
dove volteggiare, cadere, sedere,
lasciarsi andare al respiro
per farsi cullare da lui
I piedi sono come radici,
le gambe il tronco,
 le braccia i rami di un albero
che cresce, cresce sempre più in su
verso lassù,
verso l‘alto
per ricevere la luce,
una Luce infinita .
Danzare è come librarsi nel vento
Come uccelli liberi,
senza paure
andando oltre frontiere,
oltre barriere invisibili
che son dentro di noi.
Danzare è sentirmi me stessa,
senza timori, ,preoccupazioni,
ma con una grande dolcezza,
una gran voglia di correre incontro agli altri,
nel mondo
per baciarli, abbracciarli
e donar loro quel grande fuoco d’amore che sento nel cuore .

Voglio concludere  dicendo che se qualcuno, leggendo il mio articolo, volesse praticare la danzaterapia con Elena Cerruto mi può  contattare  tramite il form dei contatti di questo sito

Elisabetta Vianello

 

Elisabetta Vianello.

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