Che forma ha la sordocecità?

di
4 aprile 2011

Cos’è questa strana cosa bianca? Un sasso? Una conchiglia? Un osso? Una scultura?

Per quanto si provi a cercare di indovinare, credo sia molto difficile capire di cosa si tratta, a meno che non si conosca il nome: Deafblind Shape, letteralmente Forma Sordocieca.
Forse allora si possono fare ipotesi più verosimili. E si comincia ad intuire che le varie incavature ricordano l’impronta di una mano.
Sicuramente se potessimo toccarla dal vivo ci accorgeremmo che effettivamente si incastra nella mano, come se fosse l’impronta stessa di una mano.
Di due mani.
Due mani che si vogliono incontrare, toccare. Due mani che vogliono registrare sulla materia il loro contatto, il loro tocco. La forma sembra essere proprio questo, la solidificazione di un incontro, la prova tangibile di una comunicazione non verbale, non visiva, tattile.
Per i sordociechi l’unica possibile.

La deafblind Shape è quindi un simbolo tattile della sordociecità realizzato dall’artista  Guido Dettoni, in collaborazione con l’associazione APSOCECAT di Barcellona, un gruppo di sordociechi, le loro famiglie e i professionisti che li seguono.

La forma e il suo concetto sono stati ispirati dal workshop Handsmatter.
Durante questo laboratorio le persone sordocieche e i collaboratori tenevano nelle loro quattro mani la materia malleabile appositamente progettato per questo scopo. Questa si ammorbidisce attraverso il calore delle mani e si indurisce dopo la modellazione in una bacinella di acqua fredda.
Non vi era alcuna intenzione cosciente di modellare qualcosa di specifico.
Le quattro mani si intrecciavano dentro e con la materia. Il collaboratore segue ed entra in uno stato passivo di sostenere il processo senza pensare, di osservazione sensibile, lasciando l’altro libero di continuare da solo se lui o lei desiderava.
Alla fine le forme realizzate sono una testimonianza, un’impronta delle emozioni e dei sentimenti generati modellando la materia. Una sorta di fossile del contatto, del tatto e delle emozioni trasmesse.

Guarda il video 1 2

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked*

The field is required.

Share
Share

Articoli recenti