Le Voci dei Partecipanti al Cammino in Salento

di
4 aprile 2022

E tu, ci sei mai arrivato alla fine del mondo? Là dove la terra finisce? Dove comincia il mare?
Anzi. Dove finiscono anche loro. I due mari. L’Adriatico e lo ionio.
Noi si.
Dopo decine di chilometri e migliaia di passi. Siamo arrivati qui.
Insieme. Abbracciati. Stanchi. Abbronzati. Felici. Leggeri. Diversi. Nuovi. Amici.
Siamo al confine. Con i piedi nell’acqua. Fredda.
Non si può andare oltre se non con lo sguardo. Il pensiero. Sull’orizzonte. Lontano.
I piedi si rivolgono verso casa.
Ma vogliamo prenderci la libertà di non tornare. Non ancora.
Il ritmo dei passi è ancora troppo forte dentro di noi per potergli dire semplicemente fermati.
È a quel ritmo, con quel tempo, che dovremmo essere in grado di continuare.
I piedi lo sanno. Sapranno insegnarlo al cuore.

Dario Sorgato | NoisyVision Onlus

Ecco il video della prima tappa, da Torre Sant’Andrea a Otranto. L’emozione della partenza…

La pace si fa con l’accoglienza, anche in cammino.
È iniziata nel migliore dei modi la collaborazione tra Compagnia dei Cammini e Noisy Vision. In Salento, man mano che il viaggio avanzava, non sapevo più distinguere tra chi vedeva e chi no. Perché tutti vedevano all’unisono. La forza del cammino: fare, di tanti, l’uno. Unire le diversità, senza cancellarle, anzi valorizzandole. Un consiglio ai camminatori vedenti: provate un cammino con non vedenti, è qualcosa in più, qualcosa di prezioso da portarvi a casa.

Luca Gianotti

« Luca, senti che profumo di… liquirizia.
No, non mi sembra.
Si, aspetta, facciamo quattro passi indietro. Ecco, qui.
Ma, forse intendevi questo?

Luca mi porge un fiore, ma ancor prima di annusarlo da vicino, mi accorgo subito che è lui.
Si, si, è lui, ha una somiglianza con il profumo della liquirizia, o, perlomeno, a me sembra così.
Caspita, hai beccato l’unico fiore nel giro di dieci metri. È l’elicriso.
Come tutte le piante eliotropiche segue il sole, e noi come loro, seguiamo il sole verso sud, verso mezzogiorno fino a S. Maria di Leuca.
Chi attaccato ad un cordino, chi stretto ad un avambraccio, chi mano nella mano.
È un cammino solidale, inclusivo , nel senso che anche noi privati della vista possiamo godere di questi paesaggi. Camminare in mezzo alla natura, tra uliveti secolari e la macchia mediterranea. Camminare su strade romane lastricate duemila anni fa, e scavalcare muretti di pietra a secco.
Io voglio sentirmi leggero, non voglio che mi si descriva eccessivamente il paesaggio che ho intorno. Anche chi mi guida in quel momento è giusto che si goda il paesaggio. Magari in silenzio. Io mi godo il mio. Voglio accorgermi se cambia il vento, se stiamo camminando a fianco di un muro o in mezzo ad un prato di calendule, dove il terreno è più morbido, o su di una mulattiera. Voglio sentire se la coppia avanti a noi ha calpestato un cespuglietto di timo, o ne ha sfiorato uno di mirto. Voglio sentire il lentisco che mi graffia la faccia. Poi se ne ho voglia posso contemplare il mio paesaggio interiore. Ma ho fatto più di mille chilometri per venire fin qua, voglio godermi quello che sento.
Mille chilometri e finalmente togliermi le scarpe, sentire la sabbia sotto i piedi, metterli in acqua e liberarmi. Liberarmi dal cordino, dall’avambraccio, dalla mano e camminare da solo.
Libero.
La linea è quella del bagnasciuga, non si può sbagliare. Non resta che continuare a camminare.
Seguire il sole.
Sentire. »
Massimiliano

« Partecipo sempre volentieri, quando mi viene consentito, ai trekking e ai cammini.
Ritengo, personalmente, il cammino inteso come strumento di socialità, conoscenza di nuovi territori, gratitudine per il creato.
Il cammino lungo le strade del mondo, è fonte di energia positiva e di beata spiritualità.
Ringrazio la Compagnia dei cammini e Luca Gianotti che mi hanno accolta malgrado io sia non vedente. Il cammino a passo lento, lungo la costa salentina da Otranto a Santa Maria di Leuca.
Un trionfo di profumi, sensazioni straordinarie dovute al mare al vento E dei passi e le voci cordiali del gruppo.
Grazie infinite a Noisy Vision che ha fatto da tramite consentendo a noi non vedenti un’esperienza inclusiva ed emozionante. »
Pompea

« Un passo dopo l’altro, fianco a fianco, fino a Leuca. Camminare a contatto, sentirsi responsabile dei miei e dei loro passi. Ho imparato un altro modo di guardare, a volte più profondo, a volte più leggero. E cercare di passarlo a persone un attimo prima sconosciute, poi, all’improvviso, compagni di cammino e di vita. »
Annina

« Ogni giorno aiuto a far crescere il seme che Luca e gli amici di NoisyVision hanno messo nel mio cuore. L’esperienza con gli amici di NoisyVision è una delle più toccanti della mia vita. Grazie Luca che con la tua intelligenza, esperienza e umanità mi hai fatta crescere, grazie Dario per tutto quello che sei grazie a tutti per avermi dato tanto!  »
Paola

« Quello che mi ha più colpito è stata l’interscambiabilità. Immaginavo una situazione in cui vedenti e non vedenti fossero stati abbinati, facendo tutto il viaggio a coppie insieme, e invece non è stato così, e questa interscambiabilità mi ha lasciato senza parole, abbiamo camminato con tutti, con situazioni completamente diverse, chi non ci vede, chi non ci vede quando la luce cala, ma situazioni vissute da tutti con una naturalezza estrema, è stato un concerto bellissimo, ho la testa piena e devo elaborare questa esperienza col tempo. »
Ida

Ascolta alcune testimonianye dirette dal nostro podcast

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